Cosa significa essere speciali, oggi?

Tutti sono speciali, a tutti si dà una medaglia, ogni bambino è incoraggiato a sentirsi unico in un contesto altamente competitivo.

C’è questo immenso IO che sovrasta l’ALTRO e domina l’immaginario anche di cartoni, libri e audiovisivi.

Bisogna vincere, arrivare primi.

Bisogna cercare l”applauso, essere i protagonisti, sempre.

In questo contesto distorto e tossico, arriva LEO, un cartone animato che sorprende proprio perché stravolge queste tematiche con grande comicità. A vederlo non gli si darebbe una lira, o un euro, e invece scena dopo scena, la sorpresa tematica spiazza e diverte.

Magnifica la rappresentazione dei bambini dell’asilo, per esempio, con dei dettagli da guardare e riguardare perché possono sfuggire ma sono risate garantite.

E LEO è l’adulto che servirebbe a tutti i bambini, quello che canta loro: “non sei speciale, rilassati” e “non piangere che è una cosa stupida e non serve a niente” – l’adulto che non usa i drammi quotidiani per incantenare i piccoli emotivamente ma incoraggia a crescere con ironia e coraggio.

“Don’t cry”, la ninna nanna stupenda di Leo

Non sei speciale, rilassati – credo che sia il messaggio di cui abbiamo tutti bisogno per ricominciare a cercare lo “speciale” nel mondo, negli altri, nelle vita e non intorno al nostro ombelico.E quindi viva LEO e i suoi consigli fuori dal coro!

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